16 novembre 2010

"MA QUANTA CAZZA I VIA A MA FA!!!!!!?????!!!!!

Con questa frase urlata da maestro PIETRO nella notte, si è conclusa l’avventura degli intrepidi istruttori del Tennis Club Vallenoce Lauria Lagonegro in trasferta sulle vette del Pollino in quel di San Severino Lucano, per la prima puntata di “NON SOLO TENNIS, ma……”
Domenica 14 Novembre 2010 gli istruttori FIT Nicola Marchese, Pietro Scaldaferri e Francesco Fittipaldi, invitati dall’amico Antonio PROVENZANO (papà di Saverio promettente tennista 17enne)

si sono recati sul Pollino per una “passeggiata” pedemontana atta a ritemprare lo spirito e il fisico e per preparare un’escursione futura sul Pollino con tutti i ragazzi del TC Vallenoce.
Alle 10,30 il gruppo formato dai predetti, da Tonino Provenzano esperto faunistico del Pollino , da Saverio e Carmela DE MARCO da MEZZANA esperti in sentieristica , inspallati gli zaini contenenti l’attrezzatura specifica e il “RUPPIDIUNO” si sono inerpicati dal Santuario della Madonna di Pollino per raggiungere, passando per le Gole di Iannace

e la Serretta della Porticella, i 2200 mt di Serra di CRISPO ed infine il GIARDINO DEGLI DEI dove il PINO LORICATO è signore incontrastato del panorama.
Voi mi chiederete, ma perché degli istruttori di tennis la Domenica mattina non giocano ma “escursionano” per le vette del POLLINO?
ma perché il TENNIS (lo sport in generale…) deve essere soprattutto educazione di vita nel rispetto delle tradizioni, cultura del BELLO e salvaguardia DELLA NATURA e quindi il TC Vallenoce vuole che i propri ragazzi imparino a giocare a tennis, ma imparino anche che per raggiungere il BELLO si deve  “ZAINO IN SPALLA E PEDALARE” nel rispetto delle tradizioni popolari, della natura, degli altri.
Ma questa è un’altra cosa….che approfondiremo nel prosieguo del cammino dei Corsi di Tennis 2011…. e veniamo alla cronaca della giornata:
Saverio “INDIOS”, Tonino “RAMAGLIA” e Carmela,  dopo aver fatto pregare i tre intrepidi istruttori nel Santuario (non sapevano cosa li attendeva…..!!!!!) hanno dato il VIA all’inerpicata.
Attraversando la “Gola di Iannace” (splendido panorama torrentizio di impluvio)  e dopo una sosta alla fontana del “Laghetto dei Cinghiali” (sosta bevitoria e mangerecca…..ma solo roba dolce perché Saverio “INDIOS” ha imposto la DIETA DELLA MONTAGNA), siamo giunti dopo la prima ora e mezza di scarpinata alla “Serretta della Porticella” porta naturale che immette in un pianoro BELLISSSSSSIMMMMO con alla sinistra un costone splendido intriso di pini loricati.

Il gruppo si è riposato ammirando il panorama ed alle 12,30 ha ripreso il cammino che è proseguito fino alle 14,30 in un CRESCENDO di posti incantevoli (dove ti viene la voglia di dire a BOSSI: “ma chi cazzo ti ci vuole in questa ITALIA…resta nella tua PADANIA), posti che ti mettono in pace con te stesso, con il mondo (e anche con BOSSI……..), dove la calma ed un diverso scorrere del tempo ti inebriano, ti avvolgono, dandoti vigore e lucidità.
Ma, attenzione un altro pianoro e che si scorge:  un branco di cavalli allo stato brado che pascolano e non TI FILANO…., tanto loro sono protetti da sua maestà LA NATURA.

Non vi dico i sentimenti che vorticosamente provano i nostri eroi (i 3 istruttori…..) perché Tonino “Ramaglia”, Saverio “Indios” e Carmela sono già INTEGRATI essendo sudditi di sua maestà……, ma è minima cosa rispetto a quello che si intravede: La SERRA di CRISPO, raggiunta come dicevo prima alle 14,30, culla del PINO LORICATO, maestoso e secolare guardia armata di sua maestà…….

In una splendida giornata di Novembre, (pensate a 2200 mt di altitudine e non un solo filo di vento disturba la nostra “VISIONE” gli intrepidi si riposano, e a questo punto Tonino detto “RAMAGLIA” mette a terra “LO STIAVUCCU” a base di pane di grano, supersata, zozicchia e funghi e nettare di bacco ad impedire l’ANNUZZO.
Alle 15,00 i nostri eroi (EBBRI) si sono incamminati lungo il crinale della Serra di CRISPO per raggiungere il Giardino degli Dei, magico luogo dove il SILENZIO ti fa paura e dove io ho ABBRACCIATO un grande PINO LORICATO (dopo averlo fotografato) e non so dirvi perché l’ho fatto….NE AVEVO VOGLIA!!!!!!

Io e Saverio detto INDIOS ci siamo allontanati dal gruppo, che ha proseguito per il sentiero”ISTITUZIONALE”, per avvicinarci allo strapiombo del crinale per fotografare i pini abbarbicati ad esso e ci siamo riuniti al punto più alto della Serra di Crispo, per discendere fino all’INGHIOTTITOIO

circondato da maestosi pini (a guardia dell’IGNOTO……………) e risalire la china per incamminarci (SIG…..)sul sentiero del ritorno.

Dei colori splendidi ci hanno fatto percepire che si era fatto tardi (il giallo del tramonto TI SVEGLIA……) ed alle 16,55 ci siamo avviati ed io ho promesso al mio PINO LORICATO che ci saremmo riabbracciati..

Vi (doverosamente…) ometto le FRASI sentite durante il ritorno, ma vi solamente dico che E’ UN ESPERIENZA da affrontare quella di “passeggiare” nel bosco di notte con una cupola stellata come quella di Domenica 14 Novembre 2010 alle ore 18,30.
A proposito, la frase che dà il titolo a questo mio articolo è stata pronunciata dal “mitico” Pietro Scaldaferri detto “Sbacca” a cinque minuti dalla fine dell’avventura in risposta ad un detto del mitico Nicola Marchese detto “non lo so come lo chiamano…….” che rincuorava il “Sbacca” dicendo: “non ti preoccupare…siamo quasi arrivati…ancora una discesa…poi una salita….poi un piano…..poi una salita..poi una discesa…. e…..

Gli intrepidi eroi sono stati accolti dalla famiglia PROVENZANO, in quel di San Severino Lucano (e fa pure rima….), lavati, stirati e rifocillati (ah..dimenticavo al Santuario ci eravamo salutati con INDIOS e con sua sorella a cui va il NOSTRO GRAZIE e la promessa di aver ancora bisogno di loro) con pasta di casa al sugo e ammollicati, zozicchia arrustuta e carne di maiale al sugo, insalata mista, finocchio, vino aglianico, dolce e nocino doc e poi RISPEDITI A LAURIA……..”andate a fare……..TENNIS”
UN GRAZIE PARTICOLARE A TONINO “RAMAGLIA” per averci fatto passare una giornata indimenticabile in un posto UNICO della nostra Lucania, in tutti i sensi………AMICIZIA, NATURA, RISPETTO, SEMPLICITA’ e SPORT.
Grazie di cuore…………(perché i piedi ci fanno un male cane………!!!!!!!)

2 commenti:

  1. Bella testimonianza e belle foto (chissà perchè c'è n'è qualcuna simile alla mia..)! Mi fa sempre piacere accompagnare persone che incontrano la prima volta il Giardino degli Dei e che sappiano apprezzare la nostra montagna! Hai ragione sui bambini e il Tennis: Tennis sempre, perchè lo sport ha un grande valore.. ma anche Natura e Bellezza come coronamento dell'attività fisica.
    Bello l'abbraccio al pino loricato... è una tentazione che capisco...
    E poi mitico l'amico Pietro e le sue esclamazioni squillanti!
    A presto e ciao dall'Indio (senza "s")

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  2. ... grazie per questo divertente e puntuale racconto di una giornata meravigliosa, trascorsa con una splendida compagnia.
    Carmela.....DE MARCO! ( Scaldaferri era la mia nonna materna!).
    Un abbraccio|

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